Carlotta Ferrari, Direttrice del Destination Florence Convention and Visitors Bureau e Presidente Convention Bureau Italia
D. Convention Bureau Italia rappresenta un network di oltre 3500 aziende italiane che operano nella meeting industry e il suo ruolo è di promuovere l’Italia nel mondo come MICE Destination. Dottoressa Ferrari cosa ci può dire della percezione del nostro Paese dall’estero, degli sforzi che occorre fare per mantenere aperto il dialogo con la domanda internazionale e che scenari immagina per il prossimo futuro?
R. «Fortunatamente la percezione rispetto al nostro paese non è cambiata, siamo e restiamo una meta top of mind e numerosi sondaggi hanno già dimostrato come l’Italia sia considerata tra i primi luoghi dove tornare non appena la situazione contingente lo consentirà.
Certamente, ma questo vale per tutti, sono cambiate le esigenze e le modalità di incontro ed i cambiamenti cui abbiamo assistito, si pensi all’ibrido per il congressuale o all’outdoor per gli incentive, sicuramente resteranno parte integrante del futuro. E’ necessario quindi non fermarsi ad attendere la ripresa, ma strutturarsi per accoglierla, sapendo cogliere quel vantaggio che l’Italia ha già.
Il dialogo con la domanda non si è mai arrestato, in questi mesi abbiamo dimostrato la nostra capacità di fare rete e restare uniti, continuando a dialogare tramite il nostro CB Nazionale con i clienti di tutti il mondo, mantenendo vivo l’interesse per il nostro paese e mostrando la nostra straordinaria creatività e capacità di evolvere adattandosi al cambiamento.
La ripresa per il MICE non sarà immediata, lo sappiamo, ma i dati OICE ci hanno già dimostrato come la nostra industria fosse in crescita costante, ed in particolare il mercato associativo, segno che le nostre destinazioni sono sempre più strutturate, organizzate e pronte per accogliere questo segmento che, come sappiamo, non arriva in modo spontaneo.
Immagino quindi che verrà sempre più premiata la qualità, la scelta di una destinazione sarà sempre più attenta e sono certa che l’Italia sia pronta a cogliere anche questa sfida».